SAN MINIATO (Pisa), sabato 22 febbraio 2020 – All’istituto tecnico “Carlo Cattaneo” è considerata la cerimonia più sentita di tutto l’anno: stiamo parlando della “Festa dei diplomi” che si è tenuta stamani, sabato 22 febbraio, nell’auditorium del Crèdit Agricole di San Miniato. I grandi protagonisti di questa dodicesima edizione sono stati i 176 alunni che lo scorso anno hanno terminato i cinque anni di studio nei vari indirizzi della scuola con sede in via Catena ai quali si aggiungono altri 22 attestati relativi ai corsisti dei percorsi IeFP e che hanno seguito programmi di studio attraverso il sistema duale.

Nel dettaglio, lo scorso anno al “Cattaneo” si sono diplomati 50 ragazzi al Chimico, 43 nel percorso Amministrazione, 35 all’indirizzo Turismo e 28 in Relazioni Internazionali. La novità è stata la consegna dei diplomi ai primi che, la scorsa estate, hanno concluso il ciclo della scuola serale: sono stati in venti e anche per loro c’è stata l’occasione di ricevere pergamena e applausi come i loro “colleghi” che invece andavano in classe al mattino. Il tributo maggiore è andato ai sei centisti con lode Matteo Tognetti, Guido Pepi, Lorenzo Tempestini, Dario Amatucci, Tommaso Giorgi e Greta Nelli e agli altri sei centisti che sono Barbara Bottoni, Giulia Santini, Isabella Micheletti, Martina Senesi, Mirko Genua e Sarah Luperini. Presenti alcune personalità istituzionali del territorio, tra cui il sindaco di San Miniato, Simone Giglioli, e i rappresentanti dei territori comunali limitrofi. Ospite d’eccezione anche Miss Toscana Chiara Gorgeri, ex studentessa dell’istituto “Cattaneo”. Una cerimonia “all’americana”, con tanto di consegna dei cappelli, coreografia e tanti momenti musicali, dal solenne inno nazionale italiano a inizio manifestazione fino a “I migliori anni della nostra vita” di Renato Zero alla fine.

La giornata è servita anche per fare il punto sul “Cattaneo” e le sue prospettive. «Quello in corso – spiega il dirigente Alessandro Frosini – è stato l’anno scolastico che ci ha riportato la sede di via Roma. I lavori di ristrutturazione si sono conclusi a ottobre e dal primo novembre questo plesso ospita ogni giorno dalle sei alle otto delle nostre classi. È una sede non solo rinnovata e accogliente, ma anche all’avanguardia dal punto di vista delle tecnologie per l’apprendimento con smart board interattivi, due aule adibite a laboratori innovativi di cui uno “immersivo”, con i visori 3D. Il 2020 sarà anche l’anno d’avvio del nuovo corso di studi delle Biotecnologie sanitarie. Le iscrizioni al primo anno sono andate al di là delle aspettative, è probabile la formazione di due nuove classi, con un rafforzamento complessivo del settore tecnologico».
Prospettive e anche alcuni messaggi agli interlocutori istituzionali: «Accanto alla positiva soluzione di via Roma – ha concluso Frosini – rimangono annose questioni, come la mancanza di una palestra, e altre più recenti, come quella della facciata a mattoni dell’edificio centrale. Sono passati più di tre anni e francamente ci sembrano troppi, considerando che non ci sono alle viste soluzioni a breve. Abbiamo ripetuto più volte che l’impossibilità di usare lo spazio esterno e l’auditorium nella sua piena potenzialità è per noi un limite serio, così come rilevante è il danno di immagine legato all’aspetto esterno della nostra scuola, che – oltretutto – contrasta con un interno rinnovato e accogliente negli spazi comuni. Su questo ci aspettiamo uno scatto di responsabilità e di efficacia da parte degli Enti interessati e in primo luogo della Provincia di Pisa».
«Segnalo con un po’ di rammarico l’assenza oggi della Provincia – ha detto il sindaco Simone Giglioli a riguardo – abbiamo fatto un passo importante con il recupero dell’edificio storico di via Roma, però superare l’annosa faccenda della facciata della sede di via Catena è doveroso dopo anni in cui sono state fatte diverse proposte tecniche. Non è un lavoro amplissimo ma nemmeno semplice, ma necessario in quanto il “Cattaneo” dà un servizio fondamentale da un punto di vista didattico e lavora in una delle scuole architettonicamente più belle d’Italia, perfettamente incastonata nella skyline medievale di San Miniato. È doveroso superare questi tre anni di stallo, anche per un utilizzo migliore dell’auditorium e dei giardini esterni».

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

WhatsApp chat